In occasione della 23esima edizione del Tocatì, festival internazionale dei giochi in strada, è stata presentata la guida sulla Veronetta del Tocatì, realizzata dalle associazioni di promozione sociale Agile e Cocai.
Uno strumento che non si limita a guidarci, ma mira a farci perdere per le vie del quartiere e lasciarci incantare dalle sue bellezze architettoniche, spesso nascoste dal traffico e dalla frenesia della vita contemporanea.
Da un’idea degli architetti Michele De Mori e Pierluigi Grigoletti, realizzata in collaborazione con l’università di Verona, la guida propone una mappatura completa dei luoghi del festival con nuove schede rispetto all’edizione precedente.
Ad aprire i lavori dell’incontro, dal titolo “Divenire Veronetta”: una conversazione a partire dalla guida “La Veronetta del Tocatì“, Olivia Guaraldo, delegata del Rettore al Public engagement, con una riflessione sul gioco e sulla mappatura dei luoghi, rilevanti non solo per il carattere urbanistico ma soprattutto per il ruolo filosofico e sociale che ricoprono. A seguire, l’intervento di Giacomo Mormino, docente di Filosofia morale dell’università di Verona e delegato del Centro studi Hannah Arendt, che ha affermato: “è importante crearsi una memoria collettiva dei luoghi in cui abitiamo e – facendo riferimento al Flâneur di Baudelaire – vagare per le vie, perdersi e prendersi del tempo.”
“Lo spirito di questo lavoro è proprio quello di perdersi nel quartiere e curiosare” ha confermato l’architetto De Mori. “Quello che ci ha spinto a realizzare questa mappa è la nostra stessa curiosità di scoprire com’era una volta il quartiere, dando vita così a un viaggio nel tempo.”
“Quello che ci interessa è capire come far crescere la città attraverso le contaminazioni e i pensieri condivisi – ha dichiarato l’architetto Pierluigi Grigoletti – l’esempio più grande sono proprio gli ospiti di questa edizione del Tocatì, i Maori, che ci stanno insegnando che l’essenza della vita si basa sul contatto con la natura e la sperimentazione dei giochi”.
In chiusura, gli architetti hanno illustrato alcuni luoghi presenti nella guida del Tocatì, la cui funzione è cambiata nel corso del tempo: ad esempio il caso dell’Istituto Giorgi, che in passato ospitava alcune tra le più importanti attività industriali della città.
Nel corso dell’evento il pubblico è stato invitato a partecipare al gioco Trova le differenze al Tocatì, diventando così veri esploratori dei possibili cambiamenti che avrebbero potuto coinvolgere le zone di Verona.
WM – Tirocinante Agenzia di Stampa “Univerona News”