L’Università di Verona parteciperà alla nuova edizione del Tocatì, Festival internazionale dei giochi in strada, organizzato dall’Associazione giochi antichi (Aga), in collaborazione con il Comune di Verona. Il quartiere di Veronetta si riconferma anche quest’anno come sede del Festival, che si terrà dal 19 al 21 settembre, diventando uno spazio di incontro tra mondi lontani, legati dal filo del gioco e della comunità.
Durante il festival Tocatì, l’Università di Verona si conferma come motore vitale della trasformazione urbana e sociale di Veronetta, aprendo i propri spazi e i propri saperi alla comunità cittadina. Non solo luogo di ricerca e formazione, ma anche centro di dialogo e incontro tra culture, l’ateneo contribuisce a rendere il quartiere un palcoscenico a cielo aperto, giovane, multiculturale e cosmopolita. Attraverso il Museo del Contemporaneo e la valorizzazione di edifici simbolo quali Santa Marta, l’Università testimonia la sua vocazione pubblica e democratica, trasformando antichi spazi militari in luoghi di conoscenza, arte e condivisione, in perfetta sintonia con lo spirito del Tocatì
“L’Università di Verona rinnova con entusiasmo la sua partecipazione al Tocatì, che ormai rappresenta per il nostro ateneo un’occasione preziosa di apertura e condivisione – ha commentato Olivia Guaraldo, delegata del rettore al Public engagement, in occasione della conferenza stampa di presentazione del festival-. Veronetta, quartiere giovane, multiculturale e cosmopolita, si conferma il cuore pulsante di un progetto che intreccia gioco, cultura e comunità, trasformando i nostri spazi universitari in luoghi di dialogo e di incontro. L’Università è molto felice di ospitare anche quest’anno le iniziative del Tocatì. Come detto da uno degli ospiti Māori “Performance is our survival, la performance è la nostra sopravvivenza. Il gioco è una forma di performance, una di quelle arti che non producono opere, ma relazioni, che vivono nel momento stesso in cui vengono eseguite. Continuare a praticarle significa esercitare una ginnastica fondamentale delle relazioni umane, la cui espressione più alta è la democrazia”.
La novità di quest’anno sono gli ospiti d’onore: i Māori della Nuova Zelanda. Aotearoa, la terra della lunga nuvola bianca, incontra l’Italia dei cortili e delle piazze, portando con sé danze, racconti e Ngā taonga tākaro, i giochi tradizionali Māori, che daranno voce a una cultura profondamente connessa alle sue radici. Accanto a ciò, troveremo i giochi e le attività culturali italiane, che da sempre caratterizzano il Tocatì, rendendolo uno degli eventi più attesi dell’anno. Non mancheranno, inoltre, docenti dell’ateneo a fare da relatrici e relatori di Riflessioni, sezione del festival con la finalità di promuovere un agire sociale che renda cittadini consapevoli, capaci di rigenerare il rapporto con la città e con la società, nel rispetto della diversità culturale e della creatività umana.
Ma vediamo, di seguito, il calendario degli eventi:
Giovedì 18 settembre si aprirà ufficialmente il festival con un incontro, dalle 8.30 alle 13, nell’aula magna del Polo di Santa Marta, via Cantarane 24, a cui ha contribuito il Gruppo Radici dei Diritti dell’ateneo, rivolto alle scuole superiori, alle famiglie, agli operatori, su: “La vera medicina per le dipendenze: il gioco, la città, la gioia”, con la partecipazione, tra gli altri, di Cristiano Chiamulera, docente di Farmacologia.
Tra le varie tematiche previste all’interno del Tocatì edizione 2025 è presente anche il tema dello sport che, come è ben noto, ha una importante e molto radicata tradizione in Nuova Zelanda, in particolare nel mondo del rugby. Per questa ragione è stato programmato uno scambio culturale, formativo e ludico tra la delegazione Maori presente a Verona ed una rappresentanza dell’area di Scienze Motorie sul tema del “Il gioco tradizionale per l’educazione al movimento: Esperienze e prospettive a confronto” che si svolgerà nell’ aula SMT6 della Santa Marta il 18 dalle 14 alle 16. A dialogare con una rappresentanza accademica della delegazione Maori saranno il delegato alla Didattica e allo sport Federico Schena, il presidente del Cus Verona Davide Adami, la responsabile del progetto Doppia carriera studenti atleti, Francesca Vitali assieme a docenti e dottorande/i del dottorato nazionale di Scienze motorie.
A seguire, alle 18, sempre in aula SMT06 a Santa Marta, ci sarà l’occasione di scoprire, insieme agli architetti di Agile e Cocai, i luoghi e la memoria del quartiere grazie a “Divenire Veronetta”: una conversazione a partire 0dalla guida “La Veronetta del Tocatì“, con la partecipazione della delegata al Public engagement Olivia Guaraldo e di Giacomo Mormino del Centro Hannah Arendt.
Venerdì 19 dalle 14 alle 17.30 e sabato 20 dalle 9 alle 13 l’aula SMT06 di Santa Marta ospiterà il Forum Internazionale della cultura ludica con, rispettivamente, una tavola rotonda sulla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale e un simposio dedicato al potere delle reti in gioco.
Sabato 20 settembre ci saranno due imperdibili appuntamenti per scoprire la collezione d’arte contemporanea del Museo del Contemporaneo dell’Università di Verona.
Alle 11, a Santa Marta, l’ateneo propone al pubblico adulto e a famiglie con bambini dai 5 anni in su, la visita guidata “Arte e gioco nel Museo del Contemporaneo dell’Università di Verona in occasione della seconda edizione di Arte in gioco, che si sofferma sui lavori della collezione che intercettano le tematiche del gioco, dell’interattività e della relazionalità; in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Verona e Aga. Prenotazione necessaria via mail a: corsi@urbspicta.org.
Nel pomeriggio sono in programma attività laboratoriali per i più piccoli, che potranno partecipare a “Occhio agli indizi!” Divisi a squadre, i bambini e le bambine, dai 5 anni in su, potranno risolvere indovinelli, superare prove, creare opere d’arte per diventare esploratori ed esploratrici dell’arte contemporanea. I turni sono due: dalle 15.30 alle 17 e dalle 17 alle 18.30. Prenotazione obbligatoria scrivendo a: corsi@urbspicta.org
Domenica 21 settembre, infine, nell’ambito di Riflessioni, al Teatro Camploy si terranno due incontri a cui partecipano nostri docenti: alle 11 “Il gioco libera i bambini e le bambine” con il pedagogista Daniele Novara e Chiara Sità, docente di ateneo di Psicologia dell’infanzia e, alle 15.30, “Amblimblè. Rime e riti dei giochi di strada” con Piero Dorfles e Federica Valbusa, docente di Pedagogia generale.
Maggiori informazioni sugli appuntamenti Univr all’interno del festival: https://www.univr.it/it/iniziative/-/evento/13963
Sara Mauroner