Il progetto Produzione di prototipi di piante di vite più resistenti alle malattie mediante tecniche di evoluzione assistita è stato finanziato dalla Fondazione Caritro con un contributo di 89.000 euro. La referente del progetto è Sara Zenoni, docente di Genetica agraria del dipartimento di Biotecnologie.
Zenoni ha spiegato che “il progetto Produzione di prototipi di piante di vite più resistenti alle malattie mediante tecniche di evoluzione assistita ha l’obiettivo di coltivare piante di Pinot nero, varietà ampiamente utilizzata per la produzione di vini di alta gamma in Trentino-Alto Adige in quanto più resistente alle principali malattie, facendo uso di una tecnologia denominata genome editing. Essa, nota in Italia come Tecnologia di Evoluzione Assistita (Tea), rappresenta l’ultima frontiera del miglioramento genetico e permette di indurre mutazioni mirate nel genoma della pianta al fine di conferire ad essa ulteriori caratteristiche qualitative. La disponibilità di varietà di vite più resistenti, infatti, rappresenta uno strumento moderno ed efficiente per ridurre l’elevato utilizzo di fitofarmaci, abbattere i costi degli interventi agronomici e mantenere l’identità genetica delle varietà di pregio e, di conseguenza, del patrimonio ampelografico italiano.