Il progetto Monitoraggio automatico dell’impatto ambientale dei processi agricoli sulle acque fluviali è stato finanziato dalla Fondazione Caritro con un contributo di 91.000 euro. Il referente del progetto è Daniele Meli, ricercatore di Sistemi di elaborazione delle informazioni del dipartimento di Informatica.
Meli ha commentato che “il progetto mira a combinare l’intelligenza artificiale a quella robotica per monitorare e prevenire l’impatto dell’inquinamento delle aziende agricole in relazione alla qualità delle acque dolci nei territori di Trento e Garda, già in condizioni critiche dal punto di vista ambientale. Partendo dalle competenze di navigazione robotica avanzata e monitoraggio ambientale sviluppate dall’Intelligent Systems Lab del dipartimento di Informatica – ha proseguito il ricercatore – il progetto si baserà sulla collaborazione tra l’azienda trentina A5 Srl, specializzata in monitoraggio degli ecosistemi acquatici, e l’Università di Verona”.
Nello specifico, il drone acquatico di superficie, messo a disposizione dall’azienda per monitorare l’inquinamento indotto dai processi agricoli, verrà corredato di sensori low-cost di azoto, mercurio e arsenico che lo aiuteranno a svolgere la sua funzione. Il drone sarà poi guidato da algoritmi avanzati forniti dall’intelligenza artificiale utili alla navigazione sicura e autonoma nella zona di interesse, al fine di raccogliere dati spazio-temporali accurati e sistematici utili sia al monitoraggio in tempo reale sia alle previsioni accurate relative alla salute delle acque e alla rilevazione di potenziali anomalie. Il progetto, quindi, sarà in grado di fornire una soluzione pratica e integrata per il monitoraggio dell’impatto ambientale dell’industria agricola al fine di favorire un fondamentale adattamento del processo produttivo in favore di uno sviluppo il quanto più sostenibile possibile.