Si sono chiuse il 25 luglio, tramite la piattaforma ministeriale Universitaly, le iscrizioni ai corsi di laurea a numero programmato di Medicina e Chirurgia, Medicina e Chirurgia a indirizzo tecnologico e Odontoiatria e Protesi dentaria dell’Università di Verona, nel formato introdotto dalla recente riforma del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il dato finale registra un totale di 1.369 aspiranti camici bianchi: 987 per Medicina e Chirurgia, 218 per il corso a indirizzo tecnologico e 164 per Odontoiatria. Tra loro, le donne rappresentano la netta maggioranza, con 941 iscritte. Si tratta di un risultato significativo per l’ateneo scaligero, che conferma la propria attrattività e capacità di risposta anche in un contesto di grande trasformazione a livello nazionale.
L’impegno dell’ateneo non si limita alla gestione logistica del semestre aperto, ma si traduce in una precisa scelta di merito: garantire un’esperienza formativa solida, stimolante e accessibile a tutte e tutti, valorizzando le potenzialità di chi ha scelto Verona sin dalle prime fasi del loro percorso universitario.
Il semestre filtro rappresenta una trasformazione radicale nella selezione per l’accesso ai corsi di Medicina, ponendo le università italiane di fronte a una sfida organizzativa e formativa senza precedenti. Verona si è fatta trovare pronta, mettendo in campo un lavoro sinergico e coordinato fin da aprile, attraverso un gruppo di lavoro interdisciplinare guidato da Federico Schena, delegato del Rettore alla Didattica. Il gruppo ha analizzato i decreti ministeriali e costruito soluzioni concrete, innovative e sostenibili per applicare la riforma nella realtà scaligera, senza compromettere la qualità della formazione.
È importante sottolineare alcune situazioni significative emerse durante la compilazione delle iscrizioni, con impatti diretti sull’organizzazione delle attività didattiche. In 225 hanno dichiarato di essere già iscritti ad un corso affine, 373 hanno già sostenuto l’esame di Biologia, 318 quello di Chimica e 329 quello di Fisica. Nonostante ciò, per essere ammessi al semestre filtro, tutti dovranno comunque ripetere gli esami, ma saranno esentati dall’obbligo di frequenza. A questi studenti, l’ateneo metterà comunque a disposizione l’accesso alla didattica, garantendo un’ulteriore opportunità di preparazione.
Per quanto riguarda l’organizzazione didattica, la facoltà di Medicina ha elaborato un modello misto che combina lezioni in presenza, concentrate soprattutto nel mese di settembre e nella prima settimana di ottobre, e formazione ibrida nel periodo successivo. Il piano formativo prevede una ripartizione bilanciata: circa due terzi delle attività si svolgeranno in aula, mentre un terzo sarà erogato in modalità telematica. Dato l’elevato numero di iscritti, sono state individuate tutte le sedi necessarie per le lezioni in presenza, in prevalenza al Polo biologico, dotate di collegamenti tecnologici avanzati.
I corsi affini indicati in fase di iscrizione, che a Verona sono Biotecnologie, Farmacia e diverse Professioni Sanitarie, si stanno già organizzando per accogliere, a partire da febbraio, coloro che supereranno gli esami del semestre filtro, ma non risulteranno in una posizione utile per accedere al secondo semestre dei corsi principali a Verona (Medicina, con 335 posti disponibili, e Odontoiatria, con 25 posti), né in uno degli altri atenei scelti come alternativa. Questi studenti potranno, quindi, iscriversi a uno dei corsi affini individuati dal ministero. Alla fine del semestre, si terranno, infatti, esami scritti standardizzati su scala nazionale, identici in ogni sede, con due sessioni: il 20 novembre e il 10 dicembre, che contribuiranno a popolare una graduatoria nazionale. Chi si iscriverà ad un corso affine manterrà i crediti già acquisiti. Anche per loro, Univr si sta organizzando per un percorso di recupero delle attività didattiche per permettere di avviare il secondo semestre senza ulteriori ritardi. Il semestre filtro potrà essere ripetuto fino a tre volte, anche non consecutive, offrendo agli studenti più tentativi per accedere alla formazione medico-sanitaria.
Un altro aspetto di rilievo è rappresentato dal diritto allo studio. L’Esu di Verona sta predisponendo un bando speciale per garantire, già dal mese di settembre per chi sarà in regola con la tassa di iscrizione, la disponibilità di alloggi agli studenti idonei e l’accesso alla mensa universitaria a tutti gli iscritti al semestre filtro. Gli studenti possono beneficiare di alloggio e ristorazione agevolati se il semestre filtro prevede almeno il 51% delle attività didattiche in presenza, come previsto dal Decreto ministeriale 447/2025. Sono previste anche scadenze diversificate nei bandi per consentire agli studenti che si immatricoleranno al secondo semestre di presentare domanda per i benefici economici. L’ammontare della borsa di studio è quello annuale, e per ottenere la maggiorazione legata allo status di fuori sede è necessario dimostrare di aver usufruito di un alloggio a pagamento nella sede del corso per un periodo non inferiore a tre mesi.
Si ricorda che, per la sede di Verona, i posti disponibili per il secondo semestre sono: 255 per Medicina e Chirurgia, 80 per Medicina e Chirurgia a indirizzo tecnologico (20 in più rispetto allo scorso anno) e 25 per Odontoiatria.
SM