A ottant’anni dalla liberazione dal nazifascismo, l’Italia torna a interrogarsi sulla solidità dei valori democratici nati dalla Resistenza. Con questo spirito si è svolto venerdì 14 novembre, nell’aula magna del Polo Zanotto, il diciottesimo convegno del Gruppo Radici dei Diritti, che ha richiamato oltre 700 studentesse e studenti delle scuole superiori veronesi. Organizzato in collaborazione con l’ Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti e con la rete “Scuola e territorio educare insieme”, l’evento ha coinvolto sette dipartimenti dell’ateneo e il Comitato unico di garanzia.
L’incontro si è aperto con un ricordo dedicato a Giovanna Massariello e Maurizio Zangarini, tra i fondatori del gruppo universitario, ricordati per l’impegno civile e il contributo alla diffusione della cultura dei diritti. Sono seguiti i saluti dell’onorevole Tiziana Valpiana, del Consiglio nazionale dell’Aned, e di Wanna Bianchi, coordinatrice della rete scolastica. A introdurre il significato della giornata è stato Gian Paolo Romagnani, già docente dell’ateneo, che ha richiamato l’urgenza di mantenere vivo il legame con la memoria resistenziale.
Il cuore della mattinata è entrato nel vivo con l’intervento dello storico Filippo Focardi, dell’Università di Padova, che ha offerto un quadro preciso del fascismo, della guerra e della stagione resistenziale, dialogando con il collega veronese Renato Camurri. A seguire, il costituzionalista Lucio Pegoraro, dell’Università di Salamanca, ha affrontato il tema dei diritti e della nascita della Costituzione attraverso le ultime lettere dei condannati a morte della Resistenza, un percorso toccante che ha restituito il senso concreto del sacrificio per la libertà.
Spazio poi ai lavori delle scuole, che hanno presentato i loro progetti sulla memoria storica. Il liceo Maffei ha illustrato il percorso dedicato al martire veronese Luciano Ligabò, coordinato dalle docenti Chiara Scandola e Giovanna Scardoni, con il supporto di Francesca Cecconi di Fuori Aula Network. Gli Istituti Marconi e Ferraris-Fermi hanno invece raccontato un cammino di riscoperta della storia condotto con i docenti Orietta Avesani e Roberto Pistoso, affiancati da Marco Menin dell’Aned di Verona. A rendere ancora più viva l’atmosfera, le letture di testi della Resistenza interpretate da studentesse e studenti dell’Ipsia Giorgi e del Liceo Messedaglia.
In chiusura è intervenuta Tiziana Tabbò, consigliera nazionale dell’Aned, che con la relazione Come difendere diritti e libertà? Dalla memoria della deportazione politica all’impegno civile ha riportato l’attenzione sul presente, richiamando le sfide che le democrazie moderne si trovano ad affrontare in un contesto internazionale e politico sempre più teso.
SM































