Oltre 200 persone hanno partecipato alla prima edizione veronese della European Biotech Week 2025, ospitata dal 3 all’8 ottobre negli spazi di Ca’ Vignal. L’iniziativa, giunta alla 13ª edizione a livello europeo, è una settimana dedicata a raccontare il ruolo centrale delle biotecnologie per la salute, l’ambiente e la sostenibilità.
Anche il dipartimento di Biotecnologie dell’Università di Verona è stato protagonista con due eventi di rilievo, inseriti nel calendario nazionale promosso da Assobiotec–Federchimica.
L’obiettivo della settimana è stato quello di avvicinare il grande pubblico a un settore chiave per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile, attraverso incontri, convegni e momenti di divulgazione scientifica.
L’evento si è aperto con l’inaugurazione del nuovo impianto di fenotipizzazione, realizzato grazie ai fondi del programma “Dipartimenti di Eccellenza 2023–2027”. La nuova struttura, dotata di sensori multispettrali e tecnologia di scansione 3D, permette di analizzare in modo automatizzato la crescita delle piante, rafforzando così il ruolo dell’Ateneo nella ricerca agro-biotecnologica.
Dal 6 all’8 ottobre, l’aula magna di Ca’ Vignal 3 ha ospitato il convegno “Biotecnologie a Verona: ieri pionieri, oggi protagonisti dell’innovazione”, aperto non solo alla comunità accademica ma anche alla cittadinanza.
Durante il convegno, 35 docenti hanno presentato i propri progetti di ricerca nei settori dell’agricoltura, della salute, dell’ambiente e della bioeconomia circolare, ambiti in cui il Dipartimento coordina attualmente 44 progetti di rilevante interesse nazionale (Prin e Prin-Pnrr, bando 2022).
L’iniziativa ha rappresentato anche un’occasione per celebrare la lunga tradizione dell’Università di Verona nelle biotecnologie: nel 1992, infatti, l’ateneo fu il primo in Italia a istituire un corso di laurea in questo ambito.
SM