Verificare se una proposta di legge rispetta policy e strategie definite dai decisori è, da sempre, un compito delicato e complesso. Ma ora l’intelligenza artificiale generativa entra anche in questo campo, proprio per supportare i parlamentari in questa attività. A lavorare su questo è un Consorzio di cui fa parte l’università di Verona che ha vinto di recente una manifestazione d’interesse della Camera dei deputati con un progetto che impiega, fra l’altro, una tecnologia sviluppata all’università di Verona detta Houdini. Gli altri partner coinvolti sono le università di Bologna, Torino, Luiss, insieme all’Istituto di informatica giuridica e sistemi giudiziari del Cnr e le aziende private Bitnomos, Aptus AI e Asimov Ai.
Houdini è un “reasoner per il diritto” ovvero è un sistema pensato per assistere chi deve applicare la propria conoscenza giuridica per prendere decisioni. Ad esempio, il giudice, quando deve definire i contorni di una sentenza, può farsi aiutare da un motore di ragionamento per il diritto. Oppure l’avvocato che sta scrivendo documentazione giuridica, o infine un operatore economico interessato alla progettazione e alla verifica di impianti o sistemi industriali rispetto alla loro utilizzabilità: in questo caso il sistema permette di verificare se la procedura industriale/amministrativa o altro è corretta rispetto alla norma.
“In questo momento – spiega Matteo Cristani del dipartimento di Informatica Univr coinvolto nel progetto – il panorama di tecnologie per l’assistenza alla produzione legislativa è formato da sistemi di consultazione, di integrazione e di gestione dei riferimenti normativi. In altre parole, queste tecnologie consentono di scrivere in forma assistita un testo con contenuti normativi, ma non sono in grado di comprendere nulla di quanto modellato dal testo stesso. L’ambizione di queste nuove applicazioni, già dimostratasi realistica nell’ambito di alcuni progetti nazionali all’interno del quale è stato sviluppato (il Pon Uni4Justice), e in cui viene testato (il Prin Slots) è di avere tecnologie in grado di comprendere ciò che sta sotto il testo ed elaborarlo in modo corretto dal punto di vista semantico e della logica sottostante”.
Quali scenari si apriranno in futuro? “Diciamo che possiamo aspettarci tre linee di evoluzione: sistemi di assistenza integrata alla produzione di un testo giuridico, automazione delle verifiche di congruenza (ad esempio nei sistemi di contratto smart che automatizzano l’applicazione di un contratto in un contesto reale) e la costruzione di sistemi per la verifica degli effetti del cambiamento normativo sia ex post sia by design in procedimenti complessi”.
Sara Mauroner