
Venerdì 24 marzo si è tenuto l'incontro promosso dal Gruppo Radici dei Diritti e dalla commissione per la Cooperazione allo sviluppo internazionale di ateneo
Grande successo per l’incontro promosso dall’università di Verona per la settimana internazionale contro il razzismo che aderisce al Cartello “Nella mia città nessuno è straniero”. L’evento, rivolto a studentesse e studenti universitari e delle scuole superiori di città e provincia, si è tenuto venerdì 24 marzo nell’Aula Magna del Polo Zanotto dell’ateneo.
L’evento “Nella mia scuola nessuno è straniero” organizzato dal Gruppo Radici dei diritti e dalla commissione per la Cooperazione allo sviluppo internazionale dell’università, con il patrocinio del Comune di Verona è stato aperto dagli interventi di Olivia Guaraldo, delegata del Rettore al Public Engagement, Elisa La Paglia, assessora alle Politiche educative e scolastiche del Comune di Verona, Annalisa Tiberio, della Rete cittadinanza e costituzione di Verona, Giuseppe Venturini, dell’Ufficio scolastico di Verona, Rossella Lomuscio, in rappresentanza del cartello delle associazioni “Nella mia città nessuno e straniero” e di Emanuela Gamberoni, referente del Rettore per la Cooperazione allo sviluppo internazionale.
Durante l’incontro, studentesse e studenti hanno portato testimonianze sul loro vissuto e sulle attività didattiche svolte, sotto la guida dei loro docenti, sul tema del razzismo. In seguito è stato proiettato il cortometraggio contro le discriminazioni “Io sono” realizzato dalla classe 5AES del Liceo C. Montanari, e sono state presentate le esperienze di fare scuola con i migranti attraverso gli interventi della scuola Moussa Balde di Verona e di Eraldo Affinati, fondatore delle scuole Penny Wirton, dedicate all’insegnamento dell’italiano ai migranti.
Qui l’intervista a Emanuela Komsoon, studentessa veronese che è intervenuta per raccontare la propria esperienza: