Univrmagazine
venerdì, 23 Maggio 2025
verona
  • Attualità
    Foto credits: Andres Mejia - adobe stock

    Verso i Referendum 8 e 9 giugno: incontro per un voto consapevole

    Foto credits: imagoDens - adobe stock

    L’università a Interno Verde, il lato green della ricerca

    Chiara Leardini eletta rettrice dell’università di Verona

    Photo credits: @PinkBirdDesign - Adobe Stock

    Aspettando Veronetta Contemporanea festival

  • Ricerca

    Ricerca Univr apre nuove prospettive per la progettazione di farmaci

    Photo credits: @Ashi - Adobe Stock

    Bio Hackathon: invenzioni che cambiano il mondo

    in foto, da sinistra, il presidente Riello e il rettore Nocini

    Nuovo accordo Univr e Camera di Commercio

    Un metabolita inatteso può ridurre l’efficacia del farmaco Prasugrel nei pazienti con infarto

  • Dai dipartimenti

    Il master in Editoria Univr protagonista al Salone del Libro di Torino

    da sinistra: Enrico Andreoli, Giancarlo Perbellini

    Giancarlo Perbellini ospite a Scienze giuridiche

    Photo credits: @arrowsmith2 - Adobe Stock

    Pianificazione, realizzazione e gestione di soluzioni per la sicurezza in città

    Da sinistra, Irene Lupi, Massimiliano Badino, Lidia del Piccolo, Federico Schena e Michela Nosè

    Presentazione Progetto Proben

  • Verona città universitaria

    Al via il progetto “La linea rossa: percorsi urbani tra la fabbrica della conoscenza e la fabbrica della creatività”

    Foto a cura dell'Ufficio stampa Univr

    Univr protagonista nel documentario “Echi di libertà”

    Univr e UniCredit Foundation insieme per sostenere la formazione universitaria

    Il potere di incidere, dai diritti delle donne alle nuove alleanze

  • Redazione
    • Opinioni
No Result
View All Result
Univrmagazine
  • Attualità
    Foto credits: Andres Mejia - adobe stock

    Verso i Referendum 8 e 9 giugno: incontro per un voto consapevole

    Foto credits: imagoDens - adobe stock

    L’università a Interno Verde, il lato green della ricerca

    Chiara Leardini eletta rettrice dell’università di Verona

    Photo credits: @PinkBirdDesign - Adobe Stock

    Aspettando Veronetta Contemporanea festival

  • Ricerca

    Ricerca Univr apre nuove prospettive per la progettazione di farmaci

    Photo credits: @Ashi - Adobe Stock

    Bio Hackathon: invenzioni che cambiano il mondo

    in foto, da sinistra, il presidente Riello e il rettore Nocini

    Nuovo accordo Univr e Camera di Commercio

    Un metabolita inatteso può ridurre l’efficacia del farmaco Prasugrel nei pazienti con infarto

  • Dai dipartimenti

    Il master in Editoria Univr protagonista al Salone del Libro di Torino

    da sinistra: Enrico Andreoli, Giancarlo Perbellini

    Giancarlo Perbellini ospite a Scienze giuridiche

    Photo credits: @arrowsmith2 - Adobe Stock

    Pianificazione, realizzazione e gestione di soluzioni per la sicurezza in città

    Da sinistra, Irene Lupi, Massimiliano Badino, Lidia del Piccolo, Federico Schena e Michela Nosè

    Presentazione Progetto Proben

  • Verona città universitaria

    Al via il progetto “La linea rossa: percorsi urbani tra la fabbrica della conoscenza e la fabbrica della creatività”

    Foto a cura dell'Ufficio stampa Univr

    Univr protagonista nel documentario “Echi di libertà”

    Univr e UniCredit Foundation insieme per sostenere la formazione universitaria

    Il potere di incidere, dai diritti delle donne alle nuove alleanze

  • Redazione
    • Opinioni
No Result
View All Result
Univrmagazine
No Result
View All Result

Il Premio Nobel per l’economia 2020 per gli studi sui meccanismi d’asta: dalla pratica alla teoria, andata e ritorno

I vincitori del Premio Nobel per l’economia 2020, Paul Milgrom e Robert Wilson dell’Università di Stanford, hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento per il loro contributo allo sviluppo della teoria delle aste e per aver inventato nuovi formati d’asta

di Elisa Innocenti
22 Ottobre 2020
in Attualità

Perché è così importante studiare le aste? I meccanismi d’asta sono utilizzati per allocare risorse limitate cercando di raggiungere determinati obiettivi, per esempio massimizzare il ricavo derivante dalla vendita di un’opera d’arte o dall’assegnazione di una concessione per l’utilizzo delle frequenze 5G, oppure per minimizzare la spesa per un appalto di forniture o lavori che prevedono un determinato livello di qualità. Non necessariamente l’interesse sociale di un meccanismo di gara si basa solo sul risultato economico ma anche sul fatto che una risorsa sia allocata a chi ne può ottenere un maggior valore o un contratto di fornitura sia assegnato a chi può produrre in modo più efficiente. In questo caso lo scambio conseguente all’esito dell’asta rappresenta un miglioramento sia tra i soggetti coinvolti che per la società.

Potrebbe apparire immediato pensare che chi valuta di più un bene se lo possa aggiudicare in una gara presentando un’offerta superiore a quella dei concorrenti e che questo risultato si possa ottenere sia utilizzando un’asta inglese come quelle per le opere d’arte in cui i partecipanti presentano rilanci successivi per superare l’offerta dei concorrenti o in un’asta in cui le offerte sono presentate in busta chiusa senza possibilità di effettuare rilanci.

Non sempre però questo è quanto riscontriamo nella realtà. Inoltre, anche nei casi più semplici in cui è conteso un unico bene, una gara che segue la procedura basata sui rilanci ed una con offerte presentate in busta chiusa possono portare ad esiti molto diversi.

Questa distinzione dipende dalla logica che seguono i partecipanti alla gara nel presentare le loro offerte che a sua volta dipende dall’informazione di cui dispongono per valutare l’oggetto dell’asta e dalle regole applicate nel meccanismo d’asta. Per esempio, se fossi interessato ad un quadro di un autore anonimo bandito in un’asta lo valuterei in base ai miei gusti ed alle mie disponibilità finanziarie e poco rilevante a tal fine sarebbe il valore assegnato al quadro da un’altra persona. In questo caso la valutazione sarebbe “privata ed indipendente” da quella degli altri concorrenti e qualora mi aggiudicassi la gara in un’asta inglese il quadro sarebbe attribuito a chi effettivamente ne ottiene maggior valore. Invece, se il quadro fosse di un’artista apprezzata e la mia scelta rappresentasse un puro investimento finanziario, allora il valore effettivo dell’opera d’arte non sarebbe orientato dai gusti personali ma rappresenterebbe un valore incerto basato sulla redditività di tale investimento dovuta alla rivalutazione nel tempo dell’opera e risulterebbe uguale al valore degli altri potenziali investitori che partecipano alla gara. In questo caso il bene presenterebbe una valutazione “comune” per tutti anche se i partecipanti alla gara avrebbero diverse stime più o meno ottimistiche rispetto all’effettiva redditività.

Questa distinzione relativa alla valutazione del bene oggetto della gara è alla base dell’analisi seminale che ha sviluppato Robert Wilson più di 50 anni fa. In un’asta il cui oggetto presenta un valor comune, spesso il vincitore col “senno del poi” non si compiace della vittoria ma finisce per maledire l’offerta che ha presentato. Questo fenomeno denominato “maledizione del vincitore” si verifica nella pratica e la teoria di Wilson ci spiega che sotto determinate condizioni a vincere non sarà chi presenta l’effettiva valutazione più elevata dell’oggetto della gara ma chi è più ottimista rispetto a tale valutazione. Per cui, salvo che il vincitore non detenga informazioni più precise rispetto ai concorrenti sull’effettivo valore dell’oggetto, questi scoprirà di aver plausibilmente sovrastimato tale valore e potrà finire per rimpiangere di aver vinto. Questo esito non è certamente desiderabile per le parti coinvolte nel processo, e neppure lo è dal punto di vista sociale.

Ne derivano alcune indicazioni per chi partecipa a gare con queste caratteristiche, la prima è che le offerte dovrebbero tenere in considerazione il rischio della maledizione del vincitore e quindi essere più caute per assicurarsi da tale evenienza. Inoltre, dal punto di vista del banditore risulterà preferibile convogliare per quanto possibile informazioni attendibili che possano ridurre l’incertezza nella valutazione dell’oggetto bandito ed utilizzare meccanismi d’asta che permettano ai partecipanti di raccogliere queste informazioni e farsi un’idea del valore che anche gli altri partecipanti attribuiscono all’oggetto. Certamente una semplice asta in busta chiusa che assegna l’oggetto alla migliore offerta non appare la soluzione ideale per questo problema. Questo ragionamento vale sia per gare in cui si vendono oggetti o allocano concessioni che per appalti di forniture o lavori, la maledizione del vincitore infatti è tra le possibili motivazioni sottostanti la presenza di offerte anomale tra quelle presentate dalle imprese partecipanti ad un appalto.

Valori privati e valori comuni rappresentano due casi polari rispetto alla varietà di valutazioni che possono caratterizzare i problemi reali. In una serie di lavori negli anni ’80 Paul Milgrom ha perfezionato l’analisi teorica delle aste permettendo di identificare quali ipotesi minimali sono necessarie per generare predizioni realistiche relative all’esito delle gare in contesti generali. Il contributo dei due premi Nobel in questa fase è stato di sposare la teoria astratta e rigorosa con il desiderio e la necessità di spiegare la realtà.

Già dagli anni ’80 l’interesse pratico si stava spostando verso il disegno di gare indirizzate all’allocazione di oggetti complessi e di elevato valore, anche con componenti a valor comune, ove l’obiettivo non fosse solo la massimizzazione del ricavo o la minimizzazione dei costi ma considerasse elementi di efficienza e promozione della concorrenza nei mercati. Per esempio, vari meccanismi, anche complessi e basati su diversi stadi di interazione tra i partecipanti, sono stati proposti ed in diverse varianti applicati a partire dal 1994 negli Stati Uniti e dal 2000 in Europa per l’allocazione delle frequenze dalla generazione 3G alla più recente 5G. Milgrom e Wilson non solo hanno contribuito al disegno delle gare per l’allocazione o la redistribuzione dei diritti di concessione per l’utilizzo delle frequenze nelle telecomunicazioni, ma hanno ideato meccanismi d’asta che sono stati utilizzati, per esempio, per l’allocazione dei titoli di debito pubblico o per individuare l’equilibrio di mercato tra domanda e offerta nei mercati elettrici.

Questi contributi allo studio dei meccanismi d’asta, assieme a quello di molti ricercatori di prestigio, hanno completato il cerchio virtuoso tra pratica e teoria.

Per approfondimenti si veda: https://www.nobelprize.org/prizes/economic-sciences/2020/summary/

 

Claudio Zoli

Professore di Scienza delle Finanze

Dipartimento di Scienze Economiche

Articolo precedente

Michele Tinazzi è il nuovo Presidente Eletto dell’Accademia italiana per lo studio della malattia di Parkinson e i disordini del movimento Limpe-Dismov

Articolo successivo

Comunicazione e informazione statistica nell’epoca della Covid-19

Ti potrebbe piacere anche

Credits: @AnibalTrejo - ADOBE
Attualità

Intervista a Giuseppe Comotti in ricordo del Pontefice

di Thomas Novello
23 Aprile 2025
da sn: Riello, Nocini, Arena
Attualità

Premio speciale per la Cultura al rettore Nocini

di Thomas Novello
22 Aprile 2025
Attualità

A Scienze giuridiche si è parlato di cybersecurity

di Thomas Novello
16 Aprile 2025
A sinistra Silvia Arlanch, a destra Francesco Marchiori
Attualità

Laureati dell’anno 2025

di Thomas Novello
3 Aprile 2025
Adobe stock: khonkangrua
Dai dipartimenti

Infermieristica all’università di Verona: un’eccellenza nazionale e mondiale

di Georges Chamoun
26 Marzo 2025

Ultimi articoli

Dai dipartimenti

Il master in Editoria Univr protagonista al Salone del Libro di Torino

22 Maggio 2025
Ricerca e innovazione

Ricerca Univr apre nuove prospettive per la progettazione di farmaci

22 Maggio 2025
da sinistra: Enrico Andreoli, Giancarlo Perbellini
Dai dipartimenti

Giancarlo Perbellini ospite a Scienze giuridiche

22 Maggio 2025
Foto credits: Andres Mejia - adobe stock
Attualità

Verso i Referendum 8 e 9 giugno: incontro per un voto consapevole

22 Maggio 2025
Foto credits: imagoDens - adobe stock
Attualità

L’università a Interno Verde, il lato green della ricerca

22 Maggio 2025
Attualità

Chiara Leardini eletta rettrice dell’università di Verona

20 Maggio 2025
Photo credits: @PinkBirdDesign - Adobe Stock
Attualità

Aspettando Veronetta Contemporanea festival

20 Maggio 2025
Photo credits: @Radorog. - Adobe Stock
Attualità

Recruiting Day Verona Vicenza 2025

20 Maggio 2025
Univrmagazine

il giornale dell’Università degli Studi di Verona

Direttrice editoriale: Nicoletta Zerman
Direttrice responsabile: Tiziana Cavallo

Registrazione presso il Tribunale di Verona
Numero di registrazione testata N.1820 del 18.11.2008

Copyright © 2024
Università degli Studi di Verona - Area Comunicazione e Public Engagement (Direzione Informatica, Tecnologie e Comunicazione)

Iscriviti alla newsletter

Inviami una mail per confermare l’iscrizione al servizio di newsletter e così esprimere il mio consenso al trattamento dei dati personali

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web per offrirti l'esperienza più pertinente ricordando le tue preferenze e ripetendo le visite. Facendo clic su "Accetta tutto", acconsenti all'uso di TUTTI i cookie. Tuttavia, puoi visitare "Impostazioni cookie" per fornire un consenso controllato.
Preferenze cookieAccetta tutti
Manage consent

Informativa breve cookies

Il Titolare utilizza i cookie per ottimizzare la fruizione del sito e per velocizzare le esperienze ed attività degli utenti. Il sito consente anche l’invio di cookie di “terze parti” per compilare statistiche anonime aggregate.
Necessari
Sempre abilitato
I cookie necessari per l’utilizzo del sito Web sono essenziali per il funzionamento del sito web, bloccarli non ne permette il funzionamento. Questa categoria include cookie che consentono di facilitare la navigazione e il servizio reso all’utente. Per la loro installazione non è necessario il tuo consenso.
CookieDurataDescrizione
cookielawinfo-checkbox-analytics11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Analytics".
cookielawinfo-checkbox-functional11 monthsThe cookie is set by GDPR cookie consent to record the user consent for the cookies in the category "Functional".
cookielawinfo-checkbox-necessary11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookies is used to store the user consent for the cookies in the category "Necessary".
cookielawinfo-checkbox-others11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Other.
cookielawinfo-checkbox-performance11 monthsThis cookie is set by GDPR Cookie Consent plugin. The cookie is used to store the user consent for the cookies in the category "Performance".
viewed_cookie_policy11 monthsThe cookie is set by the GDPR Cookie Consent plugin and is used to store whether or not user has consented to the use of cookies. It does not store any personal data.
Non necessari
Cookie Analitici di Terze Parti I cookie statistici aiutano il titolare a capire come i visitatori interagiscono con il sito, trasmettendo informazioni in forma anonima. Alcuni di questi cookie sono gestiti per noi da terzi (Google Analytics, Matomo) sempre in forma anonima e non consentiamo loro di utilizzarli per altre finalità.
ACCETTA E SALVA
Powered by CookieYes Logo
No Result
View All Result
  • Attualità
  • Ricerca e innovazione
  • Dai dipartimenti
  • Verona città universitaria
  • Redazione