“Ognuno si vuole impadronire della bellezza, in questo modo però la degrada”. La degradazione della bellezza dei territori della Valpolicella è il tema centrale del volume “Negrarizzazione, speculazione edilizia, agonia delle colline e fuga della bellezza” (QuiEdit). Il testo è stato presentato dall'autore Gabriele Fedrigo nel corso del ciclo di incontri con l'autore “Io scrivo, tu mi leggi” in biblioteca Frinzi.
La speculazione edilizia. Ad una introduzione dell'autore da parte di Daniela Zumiani, docente di Storia dell’architettura dell’ateneo di Verona, è seguita un'analisi delle argomentazioni alla base del testo di Fedrigo. Lucia Turri, redattrice editoriale ha deciso di partecipare all’incontro perché ha sentito un senso comune con lo “spleen” del libro di Fedrigo. L'autore critica la degradazione della bellezza dei territori della Valpolicella, in particolare Negrar, causata dalla speculazione edilizia e dalla bramosia degli uomini di impossessarsi di tale bellezza. “Cosa si può fare dunque contro la negrarizzazione?” – è la domanda che si pone Turri – “si può solo utilizzare il metodo della resistenza”.
La negrarizzazione e i suoi effetti. “Il paesaggio è lo specchio della civiltà che lo produce – inizia con queste parole l'introduzione di Zumiani – . Vedo nel boom economico e nella mancanza di cultura le cause della distruzione estetica". Dopo essersi domandata se il cambiamento estetico possa essere visto da qualcuno come qualcosa di positivo, Zumiani si ferma a citare il “senso del limite” di Heidegger, secondo il quale, sentendosi in grado di governare tutto, l’uomo perde il senso del limite. La parola è passata quindi al protagonista dell’incontro. Fedrigo ha portato alcuni esempi di "negrarizzazione" come un cimitero che sta per crollare, alcune villette a schiera che invadono il territorio di una villa storica o i bidoni dell’immondizia davanti alla statua di Nettuno a Negrar. Fedrigo ha identificato poi in Marano l’unico paese della Valpolicella in cui si riesce ancora a percepire il senso di quel paesaggio collinare.